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  13.02.2014

Cassazione Penale, Sez. 4, 17 maggio 2013, n. 21284 - Abbattimento di un pino e mancata formazione di un lavoratore: infortunio mortale e responsabilità


Entrambi omettevano di informare e formare adeguatamente il lavoratore sui rischi del lavoro. Afferma la Corte che nessun dubbio poteva sussistere in ordine alla responsabilità per colpa, ascritta ad entrambi gli imputati in ordine alle acclarate condotte commissive ed omissive per il mancato svolgimento di apposti corsi di formazione sul taglio degli alberi con l'ausilio della motosega, previsti solamente "sulla carta" ed, invece, "significativamente tenuti ed organizzati solo dopo questo infortunio" come altresì sottolineato dalla sentenza di primo grado. Al R., quale responsabile del servizio di prevenzione e rischi e di responsabile aziendale per la sicurezza, si deve imputare il grave inadempimento a siffatto obbligo pacificamente rientrante nelle proprie mansioni, a tanto non potendo supplire il mero affiancamento "del neo assunto ad un operaio esperto" quale procedura di addestramento impiegata fino alla data dell'infortunio. Neppure il C., in veste di legale rappresentante della cooperativa, può andare esente da responsabilità, diversamente da quanto sostenuto dalla difesa, per aver tollerato (e di fatto avallato) la mancata effettuazione dei corsi di addestramento per i neo - assunti che avrebbero reso necessario l'impiego di risorse finanziarie e la riduzione delle ore di lavoro attivo degli operai, trattandosi di scelte in materia di organizzazione gestionale della cooperativa, facente capo esclusivamente al suddetto imputato in posizione apicale.


 
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